Il Bari fallisce dopo 110 anni di storia

 Il Bari è fallito dopo 110 anni di storia. Dopo settimane trascorse nell’assoluta incertezza il fallimento dell’FC Bari 1908 è diventato realtà. Nella giornata di ieri è scaduto il termine per presentare il ricorso alla Co.Vi.Soc. Il Bari dunque non si iscriverà al prossimo campionato di Serie B. La ricapitalizzazione non ha avuto luogo e così non si è potuto procedere con la regolare iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Il Consiglio di amministrazione convocato ha stabilito la messa in liquidazione: il club pugliese dovrà ripartire dalla Serie Driuscendo a mettere in piedi un’altra società.
IPOTESI – Il futuro della squadra biancorossa ora è nelle categorie inferiori, quasi certamente dalla Serie D, con il titolo sportivo che sarà affidato al Comune. Nelle scorse ore si era presentata anche l’ipotesi Serie C con l’imprenditore Canonico, presidente del Bisceglie, che aveva proposto il trasferimento del titolo del Bisceglie al Bari. Ma le due tifoserie, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, per motivi diversi, si sono opposte fermamente al gesto del patron anche con uno striscione posto sotto la sua abitazione in cui si legge: “La nostra dignità non si baratta: Canonico non ti vogliamo”.

SECONDO FALLIMENTO – Per il Bari si tratta del secondo fallimento nel giro di quattro anni. Questa volta, però, l’epilogo è ben diverso e decisamente più grave rispetto a quanto accaduto nel 2014. All’epoca, dopo la scomparsa dell’AS Bari della famiglia Matarrese nacque la FC Bari 1908 presieduta dall’ex arbitro Gianluca Paparesta che riuscì ad iscriversi al campionato cadetto. Ora, invece, il Bari sparisce dai professionisti dopo 110 anni di storia e con ben 30 campionati di Serie A disputati.